Baetidae (Olive)

La famiglia di mosche che racchiude più specie diverse


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Questa mosca rimane insuperata ed insuperabile. L'aggiunta di colla epossidica sulla sacca alare aggiunge certamente qualcosa anche ai riflessi del tinsel montato sotto.
N. art.: PHY201
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N. art.: PHY205
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N. art.: PHY207
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Le imitazioni che analogamente a questa utilizzano una pallina di polistirolo per gestire il loro assetto in acqua sono adatte alle correnti abbastanza sostenute e veloci, quando i pesci ghermiscono gli insetti emergenti in transito ancorati alla pellicola superficiale. Questo è lo scenario principe per questa tipologia di montaggio, ma anche nella pesca in acque ferme questa mosca da pesca dice sempre la sua.
N. art.: PHY214
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Le caratteristiche di questa tipologia di artificiale sono ormai ben consolidate. Anche per le Baetidae non poteva mancare un esemplare. E' importante ricordare che questi artificiali sono stati concepiti per insidiare pesci difficili e ad una distanza piuttosto ravvicinata, anche se la morbidezza del materiale non provoca rotazioni dell'artificiale, si dovranno effettuare comunque dei lanci abbastanza morbidi ed a bassa velocità di esecuzione. Ingrassare o bagnare ed accartocciare le ali è la prassi di adattamento di questa micidiale mosca in fase di pesca.
N. art.: PHY221
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Baetidae, l'effimera di maggiore diffusione e col maggior numero di specie. Chi pesca a mosca sa che molte di esse possono essere rappresentate da mosche di insieme, e riunite nei classici quattro gruppi, Pale Olive, Medium Olive, Dark Olive e Iron Blue. Le dimensioni in primavera sono maggiori che in estate e autunno. Durante gli intensi sfarfallamenti capita non di rado che il pesce predi esclusivamente le ninfe emergenti oppure le cripple o le stillborn. Anche la ninfa va interpretata, in colori e dimensioni, poi lanciata in perfetta deriva, a volte fatta muovere ed altre assolutamente no.